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Wedding planner in Toscana: quanto costa, quando serve e…

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Cosa leggerò in questo articolo che parla di Wedding Planner in Toscana?

  1. Quanto costa una wedding planner in Toscana e come si determina il suo cachet
  2. Quando rivolgersi a una wedding planner e quali sono i suoi compiti
  3. Cosa non fa una wedding planner
  4. Quante wedding planner ci sono in Italia e quali corsi seguire per diventarlo?
  5. Come funziona il bonus per il matrimonio

Secondo uno studio condotto dall’Osservatorio Destination Weddings in Italy, finanziato dal Ministero del Turismo, il matrimonio è sempre più di destinazione.

Nel 2022 in Italia 11mila coppie hanno detto “Sì, lo voglio”. Non solo stranieri che scelgono l’Italia come meta di destinazione, ma anche moltissimi italiani si spostano da una regione all’altra per celebrare il loro matrimonio. Per il 2023, si stima una crescita del +9,5%.

La Toscana è in pole position, seguita da Lombardia e Campania.

Se desideri celebrare il tuo matrimonio in una delle regioni più belle d’Italia e sei alla ricerca di una wedding planner toscana, sei dunque in buona compagnia.

Ma, quanto costa una wedding planner in Toscana e quando vale la pena ingaggiarne una?

In quest’articolo risponderò a questa e a tante altre domande.

Quanto costa una wedding planner in Toscana e come si determina il suo cachet

Il cachet di una wedding planner in Toscana, e non solo, dipende da più fattori, principalmente in base ai servizi forniti, alla location del matrimonio, al numero di ospiti, ma anche alle responsabilità di cui si farà carico.

Se si assume una wedding planner professionista con esperienza e un’ampia rete di contatti sul territorio, in media si possono spendere dai 3000 ai 5000 euro.

Ma, vediamo alcune delle responsabilità che possono essere incluse nel servizio di wedding planning:

  • Scelta della location. La location ha un ruolo fondamentale nella riuscita di un matrimonio, definisce l’atmosfera e comunica la personalità degli sposi. Trovare quella giusta richiede tempo ed è uno dei passaggi più stressanti per la coppia, ma una wedding planner che si rispetti saprà rendere anche questa fase piacevole proponendo agli sposi solo le location che possono fare al caso loro per budget e stile, e organizzando i sopralluoghi.
  • Selezione dei fornitori. Scegliere i fornitori giusti non è proprio un gioco da ragazzi, e dopo la scelta della location, è forse la decisione più importante da prendere.
  • Coordinamento dei fornitori e delle attività prima e durante il giorno delle nozze. Pianificare un matrimonio significa interfacciarsi con tutti i fornitori scelti e uno dei compiti principali della wedding planner è proprio aggiornare i singoli fornitori e coordinarli per far sì che tutto vada secondo la pianificazione.
  • Organizzazione dei documenti. Un matrimonio non è solo romanticismo, anzi c’è tutta una parte burocratica che di romantico ha davvero ben poco. Tenere ben conservati e sotto controllo contratti, fatture, certificatidurante la pianificazione del matrimonio è indispensabile in quanto potrebbe essere necessario rivederli o modificarli.
  • Coordinamento post matrimonio. Al termine del matrimonio, gli sposi sono già proiettati verso la luna di miele, ma chi si è occupato dell’organizzazione deve anche assicurarsi che tutto ciò che è stato noleggiato – ad esempio la mise en place e tutti gli allestimenti decorativi – venga restituito.

Quando rivolgersi a una wedding planner e quali sono i suoi compiti

Abbiamo visto nel paragrafo precedente come il cachet di una wedding planner dipenda dalle responsabilità che si assume nell’organizzazione del matrimonio.

Una wedding planner deve avere grandi doti organizzative, creatività e gusto, buone capacità comunicative e relazionali – essere empatici consente di entrare in connessione con gli sposi, capirli e supportarli nel modo giusto. Ancora, servono flessibità e resistenza allo stress (altrimenti che senso avrebbe per gli sposi ingaggiare una wedding planner se non liberarsi dallo stress che l’organizzazione di un matrimonio porta con sé).

I suoi compiti principali sono definire lo stile dell’evento in base ai gusti e alla personalità degli sposi; stabilire con questi ultimi il budget e gestirlo nel miglior modo possibile; pianificare e coordinare tutti gli aspetti del matrimonio in tutte le sue fasi.

Eh sì, perché c’è un prima, un durante e un dopo.

Una wedding planner professionista assiste gli sposi prima del matrimonio nella fase dei preparativi, durante il giorno delle nozze coordinando il lavoro dei vari fornitori per far sì che tutto sia perfetto e così come gli sposi l’hanno sognato, e anche dopo il matrimonio soprattutto nel caso in cui gli sposi abbiano affidato alla wedding planner anche l’organizzazione del viaggio di nozze.

Quando vale la pena ingaggiare una wedding planner?

Se tenete particolarmente alla riuscita del giorno più importante della vostra vita, e desiderate che sia indimenticabile per voi e per i vostri ospiti, la risposta è sempre!

Che si tratti di un matrimonio locale o di un destination wedding (in questo caso gli aspetti da pianificare saranno sicuramente maggiori), la presenza di una wedding planner costituisce un valore aggiunto. Per gli sposi significa vivere in tranquillità i preparativi come parte integrante ed emozionante del matrimonio.

Cosa non fa una wedding planner

Intorno alla figura della wedding planner, circolano anche falsi miti. Per citarne alcuni: la wedding planner decide per gli sposi e impone la sua visione e il suo stile; sbriga tutte le commissioni al posto degli sposi; è reperibile h24.

Niente di più sbagliato!

La wedding planner è un’organizzatrice di eventi specializzata in matrimoni e, come la parola stessa suggerisce, il suo compito primario è la pianificazione. Non è una segretaria personale né un facchino, ma soprattutto non prende decisioni al posto degli sposi né fa pressioni per spingerli verso determinate soluzioni, al contrario li consiglia al fine di indirizzarli verso la scelta migliore per loro.

Avere ben chiaro cosa fa e cosa non fa una wedding planner è importante per scegliere quella giusta.

Quante wedding planner ci sono in Italia e quali corsi seguire per diventarlo?

Il settore dei matrimoni, nonostante le battute di arresto causate dalla pandemia, è in costante crescita. Vediamo qualche dato che possa rendere l’idea di quanto la figura della wedding planner stia diventando nel tempo sempre più richiesta.

Secondo la Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, nel 2016, in Italia sono 83mila le imprese dei settori legati alla celebrazione delle nozze (catering, organizzatori di eventi, abbigliamento, fioristi, bomboniere ecc.), tra queste wedding planner e organizzatori di cerimonie hanno registrato una crescita +9,6%.

Nel 2017, invece, solo nella regione Toscana sono 7942 le aziende totali attive nel settore wedding e 140 le wedding planner dislocate tra Siena, Firenze, Pisa, Prato e Pistoia.

Le wedding planner aumentano perché le coppie nel tempo sono diventate sempre più esigenti: vogliono location suggestive, pongono attenzione alla qualità del cibo e sono disposte a spendere di più per figure professionali che possano rendere il loro matrimonio un vero e proprio spettacolo.

Anche se aumentano i matrimoni civili a dispetto di quelli religiosi, non passa la voglia di giurarsi amore eterno.

Il 2019 è stato un anno proficuo: 180mila i matrimoni celebrati. Non si può dire lo stesso del 2020. Infatti, l’arrivo del covid ha messo in crisi gli operatori del settore wedding, facendo letteralmente dimezzare i matrimonio celebrati: appena 97mila.

Secondo un report dell’Istat – che potete trovare qui – nel 2021 sono stati celebrati in Italia 180.416 matrimoni, +86,3% rispetto al 2020, anno in cui a causa della pandemia, molte coppie sono state costrette a rinviare il matrimonio spostando le date tra il 2021 e il 2022.

Le previsioni per tutto il 2023 sono positive. Anche se a causa dell’inflazione, è possibile che gli sposi riducano il budget e/o il numero di invitati, per contenere le spese senza dover rinunciare al proprio sogno.

Ma, come si diventa wedding planner? Quali sono i migliori corsi?

Ad oggi, non esiste un percorso standard da seguire. Le opzioni sono davvero tante. E scegliere non è sempre facile.

Ecco 3 consigli utili:

1. Il primo passo da fare è sicuramente valutare il programma del corso, che se ben strutturato dovrebbe affrontare tutti gli aspetti che riguardano la professione della wedding planner: la scelta della location e del catering, allestimenti e scenografie, valutazione fornitori, valutazione del budget, creazione del progetto, aspetti fiscali.

2. Il secondo passo è verificare l’autorevolezza di chi eroga il corso, oltre alla possibilità di svolgere uno stage. Oggi è possibile trovare corsi sia in presenza che online erogati da wedding planner professionisti (ad esempio Enzo Miccio), da scuole private (come lo IED) o ancora da università pubbliche che hanno inserito nella programmazione didattica anche corsi di Laurea in Management e Organizzazione Eventi.

3. Vale sempre il vecchio detto “ Impara l’arte e mettila da parte”. Ampliate il più possibile le vostre conoscenze e competenze anche in settori trasversali a quello dell’organizzazione degli eventi.

A cosa mi riferisco?

Alla conoscenza delle lingue: cresce sempre di più il numero di coppie straniere che scelgono di sposarsi in Italia con un matrimonio di destinazione. Non parlare altre lingue oltre l’italiano, limiterebbe profondamente la professione.

Al marketing e alla comunicazione: essere competenti non basta, bisogna saperlo comunicare e ispirare fiducia.

Alle soft skill come empatia e problem solving.

Come funziona il bonus per il matrimonio

In un anno in cui l’inflazione è alle stelle, l’introduzione del bonus matrimonio 2023 darà l’opportunità a molte coppie di organizzare il matrimonio dei loro sogni con maggiore serenità.

Senza dover per forza fare tagli e rinunce. Anzi, il bonus matrimonio potrà coprire anche le spese per la wedding planner.

Vediamo meglio in che cosa consiste e quali sono i requisiti per richiederlo.

Il bonus matrimonio consiste in un rimborso del 20% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 20.000 euro, un aiuto economico sostanzioso che lo stato ha deciso di fornire alle coppie under 35.

Tre i requisiti fondamentali:

  • entrambi gli sposi devono avere la cittadinanza italiana da un minimo di 10 anni
  • la celebrazione delle nozze deve svolgersi in Italia
  • l’ISEE, relativo all’anno 2022, deve essere inferiore sommando il reddito di entrambi gli sposi a 23.000 euro. Per richiederlo è necessario dimostrare che il matrimonio ha avuto luogo dal 14 dicembre 2021 al 31 dicembre 2023 favorendo la documentazione e un massimo di cinque fatture che attestino le spese sostenute, a scelta tra: partecipazioni, abiti, fedi nuziali, bomboniere, catering e affitto location, musica e intrattenimento, wedding planner, fotografo, video maker, noleggio auto e viaggio di nozze.

Le coppie che faranno richiesta potranno ottenere il bonus matrimonio fino a esaurimento fondi. Siamo, però, ancora in attesa del bando.

Nel frattempo, sono pronta a mettere a disposizione degli sposi la mia esperienza. Da oltre 15 anni, organizzo matrimoni ed eventi in Toscana mettendo in ogni progetto passione, cura dei dettagli e rispetto per le aspettative degli sposi, che cerco sempre di superare.

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